Con questo termine viene definita, in Sardegna, la pasta ripiena.
I più conosciuti, anche grazie al riconoscimento IGP, sono i Culurgiones Ogliastrini che, a differenza di quelli Baunesi sono chiusi a mano formando una spiga.
Quelli Baunesi sono invece chiusi con la rotella, così come avviene anche in molti altri comuni della Sardegna, ma non per questo meno buoni o caratteristici.
Oltre al tipo di chiusura si differenziano anche per l’aggiunta, nel ripieno, delle uova.
Ogni famiglia ( come già detto nel post “ la risposta delle Baunesi”) ha la sua ricetta, ma gli ingredienti sono sempre gli stessi: uova, formaggio, patate.
Questa è la mia......
Per la sfoglia:
500 g. di semola rimacinata, un uovo, acqua q.b., sale q.b.
Per il ripieno:
200 g. di pecorino fresco, 200 g. di pecorino media stagionatura, 100 g. di pecorino stagionato, 600 g. di patate lesse, due uova, sale, olio e.v.o., la metà di una piccola cipolla rossa, sale q.b.
Preparate la sfoglia unendo tutti gli ingredienti e lavoratela fino ad ottenere un composto liscio ed elastico e lasciatela riposare coprendola in modo che non si asciughi.
Nel frattempo macinate tutto il formaggio e unitelo alle patate passate con lo schiacciapatate.
In un padellino soffriggete la cipolla con due cucchiai di olio.
Unite l’olio del soffritto alle patate e formaggio, aggiungete le uova e il sale.
Amalgamate per bene il composto.
Tirate la sfoglia sottile ( se usate la sfogliatrice posizionatela a 5)
Poggiate sulla sfoglia delle piccole palline ottenute con il ripieno e richiudete avendo cura di non lasciare aria all’interno dei Culurgiones. Ritagliate con la rotella lasciando un piccolo bordo attorno.
Cuocete in abbondante acqua salata, scolate e condite con un sugo di pomodoro o se preferite ( come si usava a Baunei per i matrimoni) con un buon ragù di carne.
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