Dico in parte perché, non la sera del 31 ma la mattina del 1 Novembre, "sa die de as animas" (giorno delle anime in sardo) e festa di Tutti i Santi per il mondo cattolico, è ancora viva in quasi tutti i paesi della Sardegna una ricorrenza molto simile, dove i bambini andando a bussare in tutte le case chiedono qualcosa per le anime dei morti.
Una festa molto attesa dai bambini, che in grandi gruppi con un sacco in spalla gridano " cosa daggeis as animas?" ( cosa date alle anime?) .
Non si parla come nel mondo anglosassone di maghi e streghe, dovuti sicuramente alla cultura Celtica e ai riti dei Druidi, ma di anime buone che nel primo giorno di Novembre tornano sulla Terra.
Uno dei dolci tipici di questo periodo e di tutto il periodo invernale sono i " mustacciolos" per i Baunesi, chiamati in altri paesi "papassinos".
Questi dolci venivano dati ai bambini che chiedevano "as animas" insieme a frutta secca e melagrane, oggi sostituiti in parte da caramelle e cioccolatini.
La ricetta di oggi è quella della mia famiglia........
Ingredienti:
300 g. di zucchero, 250 g. di strutto, 6 uova, 1 kl. di farina, la scorza grattugiata di 2 limoni, 2 bustine di lievito per dolci, una manciata di semi d'anice, 200 g. di uvetta, 200 g. di mandorle spellate.
Tagliate a pezzetti le mandorle e fatele tostare.
Lavorate le uova con lo zucchero fino a farle raddoppiare di volume, aggiungete piano la farina, lo strutto e via via tutti gli altri ingredienti.
Lavorate la pasta fino a farla diventare liscia e fate dei lunghi cilindri che poi taglierete in diagonale a formare dei piccoli rombi.
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